sabato 9 febbraio 2008

Luci e ombre della scrittura creativa

Scrittura creativa di qua, scrittura creativa di là, insomma ovunque la buona vecchia scrittura si è trasformata in scrittura creativa.

Inizio a sfogliare libri, siti, programmi di corsi e ho sempre la sensazione di vedere dei corsi di scrittura tradizionale con un aggettivo in più: creativo.

Certo stiamo parlando di un aggettivo qualificativo e non un aggettivo da poco.

Forse il primo che ha avuto l'idea geniale di definire il proprio corso o libro, scrittura creativa, ha visto lontano, si è distinto dalla massa fornendo qualcosa di apparentemente diverso.

Si può parlare di scrittura tecnica, commerciale, ma quando si parla di scrittura creativa, ecco che la frase assume un sapore diverso, speciale: le logiche di marketing hanno poi fatto il resto.

Partendo da questa idea, tutto lo scibile esistente sulla scrittura come per magia si è trasformato in scrittura creativa.

Il nostro grande Gianni Rodari scommetto che potrebbe scriverci una o più fiabe su questo binominio fantastico scrittura e creatività e ne nascerebbe una fiaba davvero bizzarra.

La scrittura creativa non è confronto tra i testi scritti come compito a casa, non è affrontare qualche tema bizzarro o partire da un incipit comune per generare storie diverse.

La scrittura creativa porta alla luce le nostre emozioni vere e profonde, ci permette di creare un legame forte ed empatico con chi ci legge.

La scrittura creativa segue le regole della scrittura tradizionale, ma va oltre, quello è il punto di partenza; il punto d'arrivo? Solo la nostra immaginazione lo può sapere.

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