martedì 30 settembre 2008

Le parole dell'erotismo



Continua l'alternarsi di articoli scritti da me e da Mariella Calcagno sul blog magazine della casa editrice Graphe.it su come scrivere un racconto erotico.

Nel suo ultimo articolo, Si può imparare a descrivere l’eros? Mariella, risponde a questa e altre domande collegate.

Questa settimana io invece mi diverto a giocare con le parole:

I piselli erano grossi, duri e turgidi.
La patata era pelata, calda, bollente.
L’uomo allungò la mano e… prese l’olio per condire le verdure!
(Davide Giansoldati, Giochiamo con le parole)


L'articolo Le parole dell’erotismo continua sul blog magazine di Graphe.it

Buona lettura!

Davide

lunedì 29 settembre 2008

Cioccolato, scrittura e creatività



Cioccolato, scrittura e creatività: tre ingredienti per una ricetta da leccarsi le dita.

Giocando con i sensi, con le emozioni, le immagini e i pensieri, guidati da una dolce musa calda di passione, le nostre parole si mescoleranno tra loro dando vita a racconti unici nel loro genere.

Siete pronti a scoprire come alimentare il fuoco della vostra creatività?

Vi aspetto sabato 4 ottobre 2008 al workshop Scrittura creativa al gusto di cioccolato

Davide

mercoledì 24 settembre 2008

Esercizio di creativa scrittura: i mantaloni




Avete mai visto i mantaloni?

Cosa sono secondo voi?

Si mangiano?

Si indossano?

Si comprano o si regalano?

Chi li ha creati? Di quale paese o nazioni sono originari?

E se fossero dei dolci? Come sarebbero?

E se vi dicessi che fossero un animale o un volatile?

Giocate con questa parola enigmatica, inventate e create!

Davide

sabato 20 settembre 2008

Intervista a Valeria Leone


Questa settimana intervisto Valeria Leone, una brillante e molto promettente scrittrice.

D: Ciao Valeria, è un vero piacere averti qui tra noi.
R:Grazie, per me è un piacere essere ospitata in questo blog. Per uno scrittore ogni occasione è buona per parlare della propria attività.

D: Come hai scoperto il tuo lato da scrittore?
R: In realtà sono sempre stata appassionata di lettura. Poi ad un certo punto ho superato il varco che separa l'essere lettore dall'essere scrittore ed ho smesso di appuntarmi le frasi altrui per scrivere le mie. Ho scoperto che avevo una predisposizione innata per la scrittura, per la parola, ed ho iniziato a metterla a frutto scrivendo per un giornale, ma il mio sogno era quello di scrivere un libro mio...

D: L'hai poi realizzato questo sogno?
R: Ho pubblicato nel 2006 con la casa editrice Il Calamaio il mio primo romanzo "Come una stella cadente", una storia lieve, calata nella quotidianità, in cui si intrecciano amicizia, amore, passioni. È un'opera che mi ha dato molte soddisfazioni soprattutto in termini di vendite, tanto per essere un po' materialisti! Poi ho partecipato alla realizzazione dell'antologia "25 racconti emersi" nell'ambito del progetto Scrittori Sommersi ed ora sto lavorando ad un altro romanzo, cercando di portare avanti un discorso più impegnativo, ascoltandomi di più ed affinando il mio stile. Se "Come una stella cadente" è stato scritto in maniera spontanea e diretta, forze anche con una certa incoscienza, con questo nuovo lavoro sto mediando tra la spontaneità espressiva e una maggiore consapevolezza della mia scrittura nella impegnativa ricerca del genere che mi è più congeniale.
Ecco perché per il momento non mi sento del tutto una "scrittrice", ma piuttosto "una che scrive" e che "ricerca".

D: Una che "ricerca"... e cosa cerchi e ricerchi? Da dove nascono le tue idee?
V: Per ricerca intendo più cose. Prima di tutto c'è la ricerca di me stessa in quanto autrice e della giusta strada che possa mediare il passaggio delle presenze che affollano il mio universo interiore sulla pagina che vado a scrivere. Tale mediazione va intesa anche come strumento e processo che mi possa permettere di ottenere un risultato artisticamente e letterariamente valido.
Poi c'è la ricerca delle idee e delle ispirazioni esterne. Quelle nascono da tutto, dalle mie letture pregresse, dal volto di una persona per strada di cui mi colpisce un particolare, uno sguardo, una piega del viso. Questa è una cosa che facevo sin da bambina, sono sempre stata una grande osservatrice ed ho sempre avuto la predisposizione ad immaginare. Spesso le mie idee nascono anche da storie raccontatemi, da esperienze di persone che mi sono più o meno vicine che uso come base per poi lavorare con la fantasia. Ma più di tutto conta la mia voglia di evadere dalla realtà.
Scrivere, così, diventa un modo per fare quello che non è concesso nella vita: far andare le cose nel modo in cui si desidera che vadano. È anche vero che a un certo punto della narrazione mi faccio prendere per mano dai personaggi che ho creato e da quel momento sono loro stessi che dirigono e scrivono la loro storia in base al carattere ed al temperamento che hanno acquisito nel corso della scrittura.

D: Quali consigli e suggerimenti daresti ad uno scrittore emergente?
R: Consiglio di tenere i piedi ben saldi a terra e di non aver fretta di pubblicare buttandosi alla cieca. Vagliare le opportunità e lavorare molto sulla autopromozione. Avere fantasia, sfruttare le occasioni di visibilità e non pensare mai di essere giunto alla meta solo per aver pubblicato. Consiglio di inviare alle case editrici una sinossi della propria opera per fare un sondaggio preliminare del riscontro da parte degli editori e poi spedire il manoscritto solo se richiesto. Cercando sul web si possono trovare numerose piccole e medie case editrici che sono un buon punto di partenza, a patto che garantiscano almeno una distribuzione soddisfacente.

D: Qual è invece la sfida che vorresti lanciare ai nostri lettori?
R: Più che una sfida un invito. Leggere tanto, leggere tutto. Provare la lettura anche di opere che non rientrano nel genere che si preferisce. Dai classici ai libri cosiddetti "d'evasione". Per misurarsi, trovare stimoli, capire realmente cosa piace e cosa no. La lettura è il primo mezzo per sviluppare il proprio gusto e senso critico. Per uno scrittore, poi, è l'unico modo per arrivare ad avere la misura di se stesso e del proprio talento.
Leggere è fondamentale per "imparare" a scrivere.

D: Dove ti possono leggere, scrivere o contattare i nostri lettori? Hai un blog?
R: Chi volesse può visitare la mia pagina personale su www.scrittorisommersi.com, oppure mi trova su www.myspace.com/valerialeone.

Grazie di tutto Valeria e a presto!

Davide

lunedì 15 settembre 2008

A lezioni di eros su Graphe.it



Continua la mia collaborazione con la casa editrice Graphe.it per la quale negli ultimi mesi ho curato la rubrica con le lezioni di scrittura.

Dopo aver scritto un mini corso in quattro puntante sul racconto thriller, nei prossimi mesi mi alternerò con Mariangela Calcagno per curare una serie di lezioni sulla scrittura dell'eros.

Erotismo e thriller hanno molto in comune, ma non voglio svelarvi nulla...

Vi lascio alla lezione di Mariangela si può imparare a descrivere l’eros?

A presto!

Davide

domenica 14 settembre 2008

Questa musica cosa ci ispira?

Dopo aver provato nuovamente a stimolare la nostra creatività utilizzando le immagini, grazie al quadro di Chiara Semeraro, torniamo alla musica.

Questo video è tratto da Snow On The Sahara di Anggun.





Lasciatevi guidare dalle immagini, dai suoni, dalla voce di Anguun.

Fatevi trasportare nella sua terra dove ogni singolo granello di sabbia è creatività.

Ascoltate la canzone più volte, guardate le immagini, poi, guidati dalle parole che riecheggiano nella stanza, prendete carta e penna e scrivete...

sabato 13 settembre 2008

Con gli occhi del gatto



Oggi vi voglio proporre un nuovo esercizio di creatività: guardiamo il mondo con gli occhi del gatto e descriviamolo.

Gli occhi sono solo l'inizio: voglio proprio che vi caliate in questo personaggio.
Acquisite la sua espressione, immaginate di mettervi anche voi a quattro zampe, di poter usare i suoi sensi e di avere il suo equilibrio e la sua agilità.

Adesso muovetevi per la stanza come se foste proprio un gatto.

Come vede un gatto? Come si muove? Come usa il tatto, l'olfatto e il gusto?

Lascio alla vostra fantasia il compito di scegliere se essere un gatto tipo il gatto con gli stivali, oppure un gatto più simile a Garfield o affine alle saghe di Tom & Jerry.

Lasciatevi guidare dalla vostra penna.

Dove vi porta?

mercoledì 10 settembre 2008

L'importanza della comunicazione



Comunicare significa

  • sapersi far ascoltare

  • catturare l'attenzione delle persone

  • coinvolgerle con le nostre parole e appassionarle.


Non comunicano soltanto le persone che parlano in pubblico: noi comunichiamo ogni giorno quando siamo con amici e colleghi, quando ci confrontiamo con i clienti o il nostro capo, quando teniamo una presentazione o spieghiamo un piano marketing o nuove strategie di posizionamento.

Per chi, ad esempio, scrive e spera un giorno di essere pubblicato, saper cogliere un'opportunità davanti ad un potenziale editore, potrebbe fare la differenza tra il successo e il fallimento.

Stessa cosa quando si sostiene un colloquio di lavoro e vogliamo dare il massimo per fare centro, impressionare e far capire loro che siamo la persona giusta che stanno cercando.

Quante volte abbiamo avuto un'idea geniale, ma non siamo stati in grado di comunicarla in maniera efficace a capi e colleghi? Come ci siamo sentiti quando nessuno ci ha ascoltato?

Comunico, Persuado, Convinco è il workshop che terrà sabato 20 Settembre, il mio collega Gianni Clocchiatti che insegnerà ai partecipanti la comunicazione verbale e paraverbale, il linguaggio del corpo e la costruzione delle relazioni.

Passo dopo passo si apprenderà la comunicazione efficace e consapevole.

Vi aspetto!

Per supportare questo workshop abbiamo anche studiato una campagna pubblicitaria. Ve la mostro in anteprima :-)





Vi aspetto su...


www.eallaenne.it


Davide

giovedì 4 settembre 2008

Scrivi tu il finale



Segnalo questa iniziativa da un blog di MySpace:

Le storie del Golgo

Un po' di tempo fa' ho postato un racconto intitolato il Golgo, diviso in 5 "puntate" per non stancare troppo gli occhi dei poveri lettori multimediali. Il racconto narrava la nascita delle diverse conclusioni a una leggenda sarda dal finale aperto. Uno dei 4 lettori dell'opera, Jacopo,dopo essersela letta tutta, ha avuto l'idea di aggiungere un suo finale oltre ai 4 possibili che io avevo già scritto, e di postarlo nel suo blog. Da lì l'idea: se questo racconto fa venire a tutti la voglia di scrivere la propria conclusione, perché non vedere cosa partorisce la mente di ogni aspirante scrittore che lo legge?

Parte così l'esperimento "Le storie del Golgo": cliccate su questo link per leggere le varie puntate della storia, leggetele e poi scrivete nel vostro blog la vostra personale conclusione alla leggenda de su Sterru...

Vi aspetto, vediamo un po' quanto riuscirete a colmare il mistero del Golgo.


Siete pronti ad accettare la sfida?

Davide