venerdì 25 aprile 2008

Trucchi e sfida di... intervista con Gianluca Liguori

Ecco a voi una nuova intervista per la nostra rubrica rubrica "Trucchi e sfide": oggi avremo come ospite Gianluca Liguori, un promettente scrittore, autore già di alcuni libri e di diversi racconti.

D: Ciao Gianluca. Raccontaci un po', come è nata la tua passione per la scrittura?
R: Riguardo alla tua domanda, diciamo che più che di passione, si è trattato di un'esigenza, di una necessità, di un impulso irrefrenabile e incontrollabile che spingeva forte da dentro per uscire. Sono stato un vorace lettore fin da bambino, a cinque anni già leggevo e scrivevo, a nove anni come regalo per la comunione ho chiesto il dizionario, il mio affezionatissimo Devoto-Oli che utilizzo ancora adesso. Pensa che su quel dizionario, la parola internet ancora non esiste!

D: [sorride] Cosa significa per te scrivere?
R: Scrivere per me è sempre stata la cosa più naturale di questo mondo, i miei temi, alle scuole superiori, giravano tra tutti gli insegnanti dell'istituto. Alla fine del penultimo anno ho cominciato a leggere Bukowski, l'ho consciuto per caso in libreria, ascoltando parlare di lui due uomini. Fu amore a prima vista. Per la prima volta in vita mia presi coscienza che il materiale per scrivere era a portata di mano, era ovunque, era la vita stessa. Allora capii che volevo fare lo scrittore.
Scrivevo già da un po', ma perlopiù poesie, se tali possiamo definirle, ma forse dire che scrivevo è una parola grossa, diciamo che cominciavo a studiare il mezzo, a prendere confidenza con il mestiere.
Dopo Bukowski, sono stato illuminato da Kerouac, e poi da Henry Miller. Quindi decisi che dovevo scrivere il mio romanzo. E dopo infiniti tentativi, il giorno di natale del 2003, cominciai a scrivere "Dio è distratto".

D: Di cosa parla questo tuo libro?
R: "Dio è distratto" è un romanzo di formazione sulla ricerca dell’identità, sull’amicizia, sull’impossibilità dell’amore, sull’incapacità della comunicazione, sulla brama di vivere, sull'esigenza dello scrivere.
L'autore, rigorosamente anonimo, ci racconta la sua storia, le sue esperienze, e le vite che gli sono vissute intorno, attraverso continui flash-back e ricordi, gioie e dolori di una giovinezza irrequieta che ha trovato nella letteratura l'anelato conforto.

D: Dopo "Dio è distatto" stai lavorando ad altri progetti?
R: Ho appena pubblicato una raccolta di poesie giovanili, "Credo in un solo io", uscita ad aprile con la casa editrice Tespi, un editore giovane e volenteroso, con cui mi trovo decisamente molto bene, e con cui abbiamo intenzione di far uscire a breve una riedizione riveduta e corretta di "Dio è distratto". Oltre a questo faccio parte del gruppo indipendente letterario Scrittori Sommersi, nella cui antologia vi è pubblicato un mio vecchio racconto, "Incontro".

D: E poi?
R: Ho in progetto a breve un nuovo romanzo, che ho cominciato e interrotto già due volte. Quando sarà il suo tempo sarà lui a farmi segno...quando scrivo parte tutto da un borbottio interno, all'altezza dello stomaco, che poi spinge l'emozione verso al cervello che manda gli imput alle mie dita. Poi le pagine vengono fuori da sè!

D: Hai toccato un argomento interessante... il "borbottio interno"... come nasce per te? Come nascono le tue idee, i tuoi spunti? Sono le idee a trovarti, sei tu a invocare la musa o hai qualche altro segreto?
R: La vita è un continuo bombardamento di stimoli per la creatività... gli eventi, il caso, le coincidenti, sentimenti, emozioni, dolori e gioie, tutto è ispirazione. Poi sta all'uomo rimodellare ed esprimere come meglio crede. Certo, che non deve mancare la volontà, la dedizione, e lo spirito di sacrificio. Senza queste cose un romanzo non lo potrai mai scrivere. Troppo spesso manca il tempo, ma Proust insegna che poi alla fine è lì la chiave di tutto, nel tempo.

D: Il tempo... già... hai degli orari preferiti in cui scrivi..in cui ti senti più "ispirato" o aperto alla scrittura?
R: Diciamo che scrivo quando trovo il tempo. Preferibilmente, comunque, di notte, o appena sveglio.

D: Hai qualche consiglio da dare a chi volesse diventare scrittore oggi?
R: Premesso che sono di quelli che pensano che scrittori si è, non ci si diventa, consiglierei di lasciar perdere... scherzi a parte, leggere, leggere, leggere, è importante leggere tonnellate di libri, ingoiare parole e parole, fino a sentire quasi una sensazione di vomito. Leggere e rileggere i più grandi scrittori, da cui imparare il mestiere, rubarne i trucchi, e poi trasformare il tutto in uno stile che sia di quanto più personale e riconoscibile possibile.

D: Bene... siamo arrivati all'ultima domanda, la più importante
Tutti i nostri ospiti lanciano una sfida agli scrittori in erba per spingerli a migliorare e crescere. Qual'è la tua sfida?

R: Hai cinque giorni di vita, chiuso in una stanza. Racconta la tua vita.

D: Perfetto... grazie! Hai un blog Gianluca? Chi volesse scriverti o chiederti qualcosa, dove ti trova?
R: Potete scrivermi all'indirizzo web www.myspace.com/gianluliguori oppure leggere qualcosa su www.gianlucaliguori.blogspot.com.

Siete pronti ad accettare la sfida di Gianluca?

Volete essere ospiti della nostra rubrica, mandate una mail a segreteria@eallaenne.it.

mercoledì 23 aprile 2008

Esercizi di scrittura creativa: un nome, un programma

Quante volte avete sentito dire una frase tipo questa "un nome un programma" oppure "un nome, una garanzia" o ancora "è tutto un programma"?

Bene, oggi giocheremo proprio su questo gioco di parole per immaginare questi personaggi in azione; chiediamoci chi sono, cosa fanno, qual'è la loro storia?

  • Joe White
  • Sandro Fedeli
  • Benito Ferito
  • Alex Xela
  • Raffaele Raffaeli
  • Giotto Salvatore
  • Clive Dragon
  • Anna Ricca
  • Syth Fori
  • Laura Paura
  • Zio Peperone

Armatevi di penna e ovviamente di creatività e fantasia, mettetevi in posizione e... pronti via!

Davide

mercoledì 16 aprile 2008

Ricarica di creatività

Per alcuni giorni il blog sulla creativa scrittura, va a riposo.

Tra poche ore sarò a Sestri Levante per partecipare come Leader a CreaConference 2008 il più importante evento italiano sulla creatività.

Vado con una valigia gigante per fare scorta di creatività e nuove idee per continuare con voi il viaggio nella creatività e nella scrittura.

Al mio ritorno la scrittura sarà ancora più ricca di creatività viva e pulsante.

Preparate tanti fogli e penne, al mio ritorno vi serviranno ;-)

Se volete saperne di più sulla CreaConference, potete leggere questo mio post.

domenica 13 aprile 2008

Esercizi di creativa scrittura: senza orecchie

Com'è andato l'esercizio di ieri "Senz'occhi"?

Avete provato anche la variante in lingua straniera?

Spero di si!

Oggi Vi propongo un nuovo esercizio con finalità affini.

Accedente la televisione, togliete completamente il volume e fate nuovamente zapping, cambiando canale 5 volte: se capitate su un programma che avete già visto e che conoscete, cambiate ancora.

Guardando l'espressione del volto dei personaggi, il linguaggio del loro corpo, come interagiscono tra loro e con l'ambiente che li circonda, provate a immaginare cosa succede.

Osservateli per 5, 10, 15 minuti, fino a quando avete le idee chiare.
Poi spegnete la televisione, prendete carta e penna e poi facendovi aiutare dalla vostra immaginazione, scrivete cosa sta succedendo secondo voi.

Buon lavoro!

Davide

PS: anche di questo secondo esercizio esiste una seconda variante. Prendete un DVD di un film che non avete ancora visto: togliete l'audio e osservate la scena fino a quando avete le idee chiare, poi scrivete.

Quando avete finito riguardate la scena con l'audio: quanto siete andati vicini alla scena reale? Cosa vi ha tratto in inganno e cosa invece vi ha aiutato?

sabato 12 aprile 2008

Esercizi di scrittura creativa: senz'occhi

Accendete la televisione, prendete il telecomando, chiudete gli occhi e iniziate a fare zapping, cambiate canale 5 volte e poi... sempre tenendo gli occhi chiusi, ascoltate quello che succede in televisione.

Solo ascoltando provate a immaginare la scena: quante voci sentite? Solo uomini o donne? adulti o bambini? E' uno spettacolo o un film? Non provate a indovinare che programma sia, assecondate la vostra immaginazione e, dopo aver spento la televisione, prendete carta e penna e descrivete tutto quello che vi viene in mente.

Concentratevi principalmente sulla descrizione delle persone e dell'ambiente in cui si muovono e interagiscono...

Buon lavoro!

Davide

PS: se volete potete sperimentare anche la variante "lingua straniera". Per chi ha il satellite o il digitale terrestre, è possibile ascoltare anche programmi in lingua originale o lingua straniera.
Il mio consiglio è, scegliete una lingua che non conoscete e sempre ad occhi chiusi, ascoltate e cercate di immaginare cosa sta succedendo attraverso il tono delle voci e la musicalità e il suono delle parole.

giovedì 10 aprile 2008

Concorso di scrittura creativa: ecco i vincitori

Siamo finalmente arrivati al momento decisivo: la selezione non è stata facile.

Questi i racconti che hanno superato la prima fase

  • Amori difficili Di Maria Alemanno
  • Elisa di Conchita Tironi
  • Era l'alba di un nuovo giorno di Chiara Perseghin
  • Il mostro di Mary C
  • La fine dell'incubo di Riccardo Mainetti
  • Non è colpa mia di Sabina Nicolini
  • Riflettere di Vic
  • Senza più parole in tasca di Lilia Scandurra
  • Solo il silenzio di Mattia Soragni
  • Squarcio di luce di Antonia Lavinia Zuliani
  • S.O.S. di Lorena Demurtas
  • Un uomo, una donna di Daniela Rindi

e ora i nomi dei due vincitori che vincono il Parole in rete: corso online di scrittura creativa

Chiara Perseghin con Era l'alba di un nuovo giorno
e
Daniela Rindi autrice di Un uomo, una donna.

Le due vincitrici saranno contattate dalla segreteria di e alla enne per i dettagli sulla partecipazione al corso.

Gli altri finalisti riceveranno entro un paio di giorni un buono sconto di 50 € per potersi iscrivere anche loro al corso di scrittura creativa Parole in rete.

Il concorso finisce qui? Non proprio! Tutti i finalisti saranno ora invitati a commentare su un blog a loro dedicato i loro articoli: sarà una bellissima opportunità di confronto e di crescita.

Per tutti gli altri?
Allenatevi con la penna, partecipate al corso di scrittura creativa e preparatevi per il prossimo concorso.

Davide

domenica 6 aprile 2008

Trucchi e sfida di... intervista con Silvia Seracini

Dopo la pausa pasquale, la rubrica "Trucchi e sfide" continua il suo cammino.

Oggi faremo quattro chiacchere con Silvia Seracini, vivace ed energetica penna libera.

D: Ciao Silvia e benvenuta. Raccontaci un pò, come è nata la tua passione per la scrittura?
R: Ciao, Davide! Devo confessarti che all'inizio più che di passione si è trattato di attrazione, per non dire necessità: da bambina timida e riservata quale ero, infatti, la scrittura mi permetteva di esprimermi molto più liberamente che attraverso il linguaggio parlato. Per lungo tempo ho tenuto un diario e ho continuato a scrivere lettere anche alle amiche che vedevo tutti i giorni a scuola! In più scrivere mi risultava facile e spontaneo, molto più di adesso.

D: Quando leggi, hai qualche genere letterario preferito?
R: Ho sempre letto un po' di tutto, con una predilezione per la narrativa: soprattutto romanzi e racconti, in particolare quelli che trattano di persone "strane". Per me la passione per la lettura è sempre stata più forte di quella per la scrittura. Leggere è davvero un piacere.

D: E quando scrivi invece, quali sono i tuoi generi preferiti?
R: Fumetti e racconti brevi, all'inizio. Il passo successivo è stato quello di creare delle strutture più ampie composte da moduli di racconti, scritti anche da altri autori. Solo recentemente mi sono dedicata alla scrittura di racconti più lunghi, tentando di avvicinarmi timidamente alla forma del romanzo.

D: Come nasce per te l'idea di un racconto? Da cosa prende vita?
R: Certe volte da semplici frammenti - immagini che ho visto e che mi hanno colpito, stralci di dialoghi carpiti sul bus, etc. - che appunto su un taccuino. Altre volte l'idea viene cercata a partire dal tipo di racconto che voglio scrivere, e che magari ho intenzione di inserire nell'ambito di una particolare raccolta: in questi casi il mio brainstorming si focalizza sulle coordinate al momento disponibili (ad esempio il tema della raccolta), pescando nel mare magnum della mia memoria, ma anche ispirandomi ad un cartellone pubblicitario visto stamattina. Devo ammettere che questo tipo di procedimento per certi versi mi affascina di più.

D: Tecnologica o conservativa? Quando scrivi i racconti usi carta & penna o Computer & Word?
R: Tutte e due le cose: gli appunti li prendo su taccuini e post-it scrivendo a penna, con cura della grafia, anche se mi è capitato di memorizzare qualche spunto sul cellulare. Poi riporto tutto sul laptop: non saprei più come assemblare i miei testi, senza! In più da qualche tempo ad accompagnamento dei testi utilizzo anche foto scattate con il telefonino.

D: Che consigli vuoi dare agli aspiranti scrittori in erba?
R: Leggere molto e affinare la capacità di osservazione, di ascolto. Di percezione di odori, umori e sentimenti. Scrivere può cambiare anche il modo di vivere, in un certo senso. Anzi, in tutti e cinque (o sei?) ;)

D: Grazie Silvia per la tua intervista... ora come di consueto è il momento della sfida creativa per i nostri lettori. Qual'è la tua?
R: Nello spirito di RaccontidiCittà , l'Associazione culturale di cui faccio parte, vi invito a cogliere le suggestioni che possono derivare dall'ambiente che ci circonda ambientando un vostro racconto in una città a vostra scelta. Non limitatevi a enunciare luoghi o a descrivere monumenti: le città hanno un loro spirito molto spiccato. E se la città fosse un personaggio del vostro racconto?

Sfida davvero interessante Silvia, siete pronti a coglierla?

Volete essere ospiti della nostra rubrica, mandate una mail a segreteria@eallaenne.it.

venerdì 4 aprile 2008

Esercizi di creativa scrittura: il mondo visto da..

Quando si descrive una stanza, una scrivania, un panorama ma anche le persone, si tende a farlo attraverso i nostri occhi di scrittori.

Molto spesso è difficile immedesimarsi negli occhi del protagonista e descrivere il mondo come lui lo vede.

Al lettore, a cui non sfugge nulla, questa "svista" non passa inosservata e la nostra narrazione rischia di diventare poco credibile.

Per fare pratica ed esercitarsi a guardare con gli occhi dei protagonisti, provate a immedesimarvi in queste situazioni

  • Una formica che vede una mollica di pane

  • Un'aquila che vola alta nel cielo sopra le montagne

  • Un fiammifero e un barbecue

  • Un'onda che si infrange sugli scogli


A voi carta e penna ;-)

mercoledì 2 aprile 2008

Concorso di scrittura creativa: al via la selezione

Abbiamo finalmente iniziato ad leggere tutti i racconti che sono arrivati.

Tutti i racconti saranno esaminati seguendo questi paramenti per la valutazione:

  • Originalità
  • Creatività
  • Personaggi
  • Dialoghi
  • Ambiente
  • Inizio
  • Svolgimento
  • Fine
  • Grammatica

Dove per ogni voce verrà dato un punteggio da 1 a 5 (dove 5 è il massimo punteggio).

Dato che è nostro interesse aiutare i partecipanti a crescere e migliorare, concluderemo le nostre valutazioni rispondendo anche a queste due domande:

  1. Cosa ci è piaciuto in particolare di questo racconto?
  2. Cos'avrebbe potuto fare diversamente l'autore per migliorare il racconto?


Seguiteci, pubblicheremo presto un nuovo aggiornamento.

Davide