mercoledì 28 gennaio 2009

La forza dei sogni



Ieri sera ho tenuto il mio decimo discorso al Toastmasters che aveva come obiettivo quello di ispirare il pubblico.

Inspire Your Audience, è l'ultimo dei dieci discorsi da preparare per ottenere il titolo di Competent Communicator ed ha come obiettivo quello di utilizzare insieme tutte le tecniche e abilità per dare un forte messaggio che ispiri il pubblico.

Ecco quindi il mio discorso: so che senza linguaggio del corpo e senza paraverbale non ha lo stesso effetto, ma... metteteci un po' di immaginazione!



Cari amici e gentili ospiti, buona sera!

Quanti di voi hanno un sogno nel cassetto da realizzare?
Alzate le mani.

I nostri sogni... [mostro un foglio con la scritta I sogni]

C’è la crisi, lo dicono tutti: i giornali, la radio, la televisione, Internet. Se ne parla persino al bar sotto casa.

In questo clima difficile e avverso, sapete cosa può succedere ai sogni?

[appallottolo il foglio] Vengono cestinati.

Avvizziscono come fiori senz’acqua e senza nutrimento, sepolti sotto cumuli di carte che sommergono le nostre scrivanie, schiacciati sotto centinaia di pensieri che affollano la nostra mente.

Ci giustifichiamo con frasi tipo… C’è crisi, non possiamo permettercelo, dobbiamo risparmiare, non c’è budget, dobbiamo tagliare i costi, arriveranno tempi migliori.

I sogni finiscono nell’ultimo cassetto, in fondo, sotto tante altre carte.

I colori di tutto quello che ci circonda si spengono lentamente e ci sembra di vedere tutto nero o a toni di grigio.

E’ successo anche a me…

Siamo tutti così concentrati sul qui e ora, da non riuscire a pensare al domani, figuriamoci se riusciamo a pensare ai nostri sogni.

I nostri sogni… in apparenza così astratti e irraggiungibili, ma allo stesso tempo in grado di darci incredibili energie.

Diceva un saggio: non succede molto senza un sogno.
Se vogliamo che accada qualcosa di grandioso, abbiamo bisogno di un grande sogno.
Certo per poter poi realizzare il sogno, serve molto di più di un sognatore, ma prima di tutto deve esserci il sogno.

"I have a dream...", quanta strada abbiamo fatto cavalcando i nostri sogni, da quel giorno in cui Martin Luther king ha pronunciato il suo discorso.

E oggi, oggi, abbiamo un nuovo leader di colore negli Stati Uniti, che ha urlato al mondo YES WE CAN!, YES WE CAN!.

Ripetiamolo insieme!

YES WE CAN!
Ancora!
YES WE CAN!
Ancora!
YES WE CAN!
Ancora!
YES WE CAN!

Si. Noi possiamo!
Noi possiamo!

Cosa possiamo?
Possiamo tornare a sognare, a immaginare il sogno, il nostro sogno.

Come facciamo?
E’ più facile di quanto pensiate

Bastano 20 minuti al giorno...

Quante cose si possono fare in 20 minuti!

Provate a pensarci per qualche secondo.

[silenzio per una decina di secondi]

Già...

Pensate... 20 minuti tutti per noi, senza cellulari, senza telefoni, senza televisione, senza computer, palmari ed email, senza essere disturbati.

Scegliamo il posto adatto e mettiamoci comodi, lontano da tutto e da tutti.

Armiamoci di carta e penna, scriviamo tutto sul foglio e togliamocelo dalla testa: svuotiamo la nostra mente da ogni dubbio, preoccupazione o incertezza.
Oggi devo chiamare Mario, Andrea, Gianni, Luca, poi devo rispondere alle mail, poi quei preventivi, poi le telefonate ai fornitori, poi… poi… poi…

Lentamente la nostra mente si svuota, abbiamo fatto spazio per accogliere qualcos'altro.

Cosa?

I nostri sogni...

Walt Disney diceva: tutti i nostri sogni possono diventare realtà, se abbiamo il coraggio di perseguirli.

Se il nostro sogno fosse una villa con piscina, non fermiamoci a questa immagine astratta, ma arricchiamola di dettagli: di quanti piani sarà?
Avrà un box, una piscina, un ingresso trionfale, un bel prato verde, quanti e quali alberi?
Quante stanze, quanti bagni, il caminetto…

Se il nostro sogno fosse un posto di lavoro diverso, proviamo a descriverlo nei dettagli: quante segretarie al nostro seguito, con chi lavoreremo? Incontreremo persone importanti durante il nostro lavoro? Saremo in prima linea o strateghi dietro le quinte?

Se sognassimo invece una vacanza incredibile: dove vorremmo andare? E cosa faremmo giorno dopo giorno? Mare o montagna? Nuoto o surf? Sci o snowboard? Sangria o grappa? A letto presto o vita notturna fino a tardi?

Sognare non costa nulla, ma ci regala una gioia immensa.

Sognamo quindi, giorno dopo giorno, venti minuti dopo venti minuti, fino a quando il nostro sogno è completo di tutti i dettagli.

Quando siamo pronti, fissiamolo su carta, potete usare un foglio tipo questo, con un grande riquadro al centro e una linea in alto.



Nel riquadro centrale, raccontate il vostro sogno, completo di tutti i dettagli.

Nella riga in alto, date un titolo al vostro sogno, un claim, uno slogan forte che conquisti e motivi.

Io prendendo spunto da una canzone degli Eagles, al mio sogno ho dato questo nome, ROAD TO “my” HEAVEN

Portate questo foglio con voi, appendetelo in ufficio, tenetelo a casa, scegliete voi, ma scegliete un punto da cui possiate guardarlo sempre, guardarlo e ricordare, ricordare e sorridere, sorridere e sognare.

E se qualcuno, guardando il vostro sogno vi dice che non ce la farete a realizzarlo, voi cosa gli risponderete?

[Tutti insieme]

YES WE CAN!


e... eccomi qua, Toastmaster Competent Communicator.

Davide

5 commenti:

Disperso ha detto...

e bravo! avrei voluto esserci a gridare: yes we can :-)

leggo con piacere il tuo blog.
complimenti

Davidegs ha detto...

Grazie ;-)

Se capita un'altra occasione, ti avviso :)

Davide

Alexander ha detto...

Ciao Davide,

complimenti per il raggiungimento del tuo traguardo come Competent Communicator e per il discorso/post molto ispirante.

Uno dei miei sogni è poter trovare di nuovo il tempo e le risorse per venire al Toastmasters a Milano o, in alternativa, che ne venga aperto uno in Veneto.

ciao
alexander

Unknown ha detto...

Caro Davide,
che bel discorso!
In questo periodo stavo pensando anche io di mettere giù per iscritto il mio sogno ed ecco che arrivi atu a spronarmi. Sara una coincidenza?
Anna

Davidegs ha detto...

Cara Anna, e allora cosa aspetti?

Forza e coraggio... :-)

Davide