mercoledì 20 febbraio 2008

La paura del foglio bianco

La paura del foglio bianco: secondo alcuni non esiste, è tutta una manovra di marketing per vendere corsi o libri "per superare la paura del foglio bianco".

Sapete cosa vi dico? E' vero, è una manovra di marketing, ma questa volta la soluzione non costa nulla, consideratelo un primo esperimento di "onlus creativa" ;-).

Scherzi a parte per qualcuno la paura del foglio bianco esiste veramente: nella nostra testa si accavallano decine di idee, trame pazze, personaggi originali e divertenti e poi, quando decidiamo di scrivere i nostri pensieri, c'è solo il vuoto.

Non ci ferma la paura del foglio bianco in sé, è la nostra indecisione a fregarci: parlo di questo argomento o di quest'altro? Da dove inizio? Come lo dico? E' la paura di dover scrivere una riga e poi di doverla cancellare. Lì sul foglio rimane la prova indelebile del nostro errore: non serve CSI per smascherarci, siamo noi i colpevoli, noi abbiamo ucciso quelle parole con un gesto, una riga.

E allora? Dico io? Possiamo sempre iniziare con una nuova riga, questa è solo la brutta. Già la brutta, sì quella che facevamo a scuola, prima di copiare il tema sulla bella.

A dirla tutta, questa non è nemmeno la brutta, ma solo un inizio, un piccolo esperimento; ricordate che nessuno vi guarda, nessuno vi giudica, nessuno vi critica o vi prende in giro per quello che scrivete.

Prendete la prima cosa che vi passa per la testa e scrivetela, senza stare troppo a pensarci, provate: non importa quale sia l'argomento, non siamo qui per fare un saggio o un trattato scientifico, dobbiamo solo riempire questo foglio bianco di lettere.

Lo so qualcuno mi sta prendendo alla lettera, va bene lo stesso: se preferite, scrivete tutto l'alfabeto (non importa in che ordine...).

Se preferite dall'alfabeto possiamo passare al vocabolario: aprite il dizionario su una pagina, senza guardare puntate la penna sulla pagina e guardate che parola avete scelto.

Scrivetela nel centro del foglio, cerchiatela e tutt'intorno scrivete una serie di parole collegate.

Ad esempio se la parola è automobile, potreste scrivere intorno: ruote, benzina, formula 1, parabrezza, camion, 2 posti, bollo, assicurazione, volante, autoradio, tom tom, vivavoce, sedili in pelle, ruota di scorta, motore, cavalli, lunotto, luci, freccia, esame.

E' il vostro turno: ora provate con la parola scelta da voi.

Se invece preferite lavorare con le lettere dell'alfabeto: nel foglio scrivete in ordine sparso una parola che inizia con ogni lettera; ad esempio: albero, bambola, cane, dado, edera, fiore, gatto, hotel, indice...

Se nella vostra mente persiste il vuoto, ricorriamo al piano B: prendere il primo libro che avete sottomano, apritelo su una pagina a caso e scrivete il contenuto, scrivete anche tutta la pagina se necessario.

"Per diventare scrittori bisogna tenere in mano la penna" diceva la mia insegnante, e aveva ragione, considerate tutto questo come una piccola palestra per la scrittura.

Fermatevi infiene a guarda quello che avete davanti.

Improvvisamente il nostro foglio non è più bianco, l'abbiamo inciso con la penna, la matita, i colori.

Riprovate con un altro foglio e altre parole, fatelo almeno un paio di volte.

Non pensate a quello che state scrivendo, scrivetelo e basta.

Non buttate via niente, se fate un errore, tirate una riga e continuate...

Ricordate: alla fine il foglio bianco capitola sempre.

Nessun commento: