domenica 6 aprile 2008

Trucchi e sfida di... intervista con Silvia Seracini

Dopo la pausa pasquale, la rubrica "Trucchi e sfide" continua il suo cammino.

Oggi faremo quattro chiacchere con Silvia Seracini, vivace ed energetica penna libera.

D: Ciao Silvia e benvenuta. Raccontaci un pò, come è nata la tua passione per la scrittura?
R: Ciao, Davide! Devo confessarti che all'inizio più che di passione si è trattato di attrazione, per non dire necessità: da bambina timida e riservata quale ero, infatti, la scrittura mi permetteva di esprimermi molto più liberamente che attraverso il linguaggio parlato. Per lungo tempo ho tenuto un diario e ho continuato a scrivere lettere anche alle amiche che vedevo tutti i giorni a scuola! In più scrivere mi risultava facile e spontaneo, molto più di adesso.

D: Quando leggi, hai qualche genere letterario preferito?
R: Ho sempre letto un po' di tutto, con una predilezione per la narrativa: soprattutto romanzi e racconti, in particolare quelli che trattano di persone "strane". Per me la passione per la lettura è sempre stata più forte di quella per la scrittura. Leggere è davvero un piacere.

D: E quando scrivi invece, quali sono i tuoi generi preferiti?
R: Fumetti e racconti brevi, all'inizio. Il passo successivo è stato quello di creare delle strutture più ampie composte da moduli di racconti, scritti anche da altri autori. Solo recentemente mi sono dedicata alla scrittura di racconti più lunghi, tentando di avvicinarmi timidamente alla forma del romanzo.

D: Come nasce per te l'idea di un racconto? Da cosa prende vita?
R: Certe volte da semplici frammenti - immagini che ho visto e che mi hanno colpito, stralci di dialoghi carpiti sul bus, etc. - che appunto su un taccuino. Altre volte l'idea viene cercata a partire dal tipo di racconto che voglio scrivere, e che magari ho intenzione di inserire nell'ambito di una particolare raccolta: in questi casi il mio brainstorming si focalizza sulle coordinate al momento disponibili (ad esempio il tema della raccolta), pescando nel mare magnum della mia memoria, ma anche ispirandomi ad un cartellone pubblicitario visto stamattina. Devo ammettere che questo tipo di procedimento per certi versi mi affascina di più.

D: Tecnologica o conservativa? Quando scrivi i racconti usi carta & penna o Computer & Word?
R: Tutte e due le cose: gli appunti li prendo su taccuini e post-it scrivendo a penna, con cura della grafia, anche se mi è capitato di memorizzare qualche spunto sul cellulare. Poi riporto tutto sul laptop: non saprei più come assemblare i miei testi, senza! In più da qualche tempo ad accompagnamento dei testi utilizzo anche foto scattate con il telefonino.

D: Che consigli vuoi dare agli aspiranti scrittori in erba?
R: Leggere molto e affinare la capacità di osservazione, di ascolto. Di percezione di odori, umori e sentimenti. Scrivere può cambiare anche il modo di vivere, in un certo senso. Anzi, in tutti e cinque (o sei?) ;)

D: Grazie Silvia per la tua intervista... ora come di consueto è il momento della sfida creativa per i nostri lettori. Qual'è la tua?
R: Nello spirito di RaccontidiCittà , l'Associazione culturale di cui faccio parte, vi invito a cogliere le suggestioni che possono derivare dall'ambiente che ci circonda ambientando un vostro racconto in una città a vostra scelta. Non limitatevi a enunciare luoghi o a descrivere monumenti: le città hanno un loro spirito molto spiccato. E se la città fosse un personaggio del vostro racconto?

Sfida davvero interessante Silvia, siete pronti a coglierla?

Volete essere ospiti della nostra rubrica, mandate una mail a segreteria@eallaenne.it.

Nessun commento: