Creativa scrittura: il blog dove si fondono insieme scrittura e creatività. Appunti, esercizi, consigli e suggerimenti di Davide Giansoldati, facilitatore di scrittura creativa.
Lasciami stare! Quante volte ti devo ripetere che non mi piacciono i tuoi modi, è questo tuo subdolo approccio per avere un rapporto sessuale, perché di questo si tratta! Sesso e solo sesso, ciò che tu chiami amore è uno spudorato bisogno di scaricare le tue tensioni attraverso gli organi genitali. Stavolta Linda era furiosa, finalmente dopo avere tanto elaborato interiormente le parole, uscivano fluide dalle sue labbra carnose, la lingua sciolta non ne voleva sapere di smetterla, per troppo tempo aveva trattenuto quelle parole, e ora Carlo gliene dava l’occasione. Sei sempre la solita! Rispondeva lui voltandole le larghe spalle, rannicchiandosi sotto le lenzuola a leccare le ferite della sua frustrazione. Che c’è di male! Riprendeva; è naturale avere desiderio, dopotutto sei mia moglie, ecco! È proprio questo il punto, togliendogli la parola e messasi a sedere: arrivi con questa piuma di pavone, bellissima, che dire, cominci a lisciarmi, noncurante del fatto che io stamattina ho avuto una giornata tremenda. Te ne avevo tra l’altro parlato, di quello stronzo del mio dirigente che tratta tutti con aria di sufficienza, come fosse l’imperatore. Ti avevo detto come mi sentivo, ma tu, poiché hai l’idea che: “Sono tua moglie” come a dire giacché sono un tuo oggetto, mi usi a tuo piacimento, come utilizzi questa piuma.
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Lasciami stare! Quante volte ti devo ripetere che non mi piacciono i tuoi modi, è questo tuo subdolo approccio per avere un rapporto sessuale, perché di questo si tratta! Sesso e solo sesso, ciò che tu chiami amore è uno spudorato bisogno di scaricare le tue tensioni attraverso gli organi genitali.
Stavolta Linda era furiosa, finalmente dopo avere tanto elaborato interiormente le parole, uscivano fluide dalle sue labbra carnose, la lingua sciolta non ne voleva sapere di smetterla, per troppo tempo aveva trattenuto quelle parole, e ora Carlo gliene dava l’occasione.
Sei sempre la solita! Rispondeva lui voltandole le larghe spalle, rannicchiandosi sotto le lenzuola a leccare le ferite della sua frustrazione.
Che c’è di male! Riprendeva; è naturale avere desiderio, dopotutto sei mia moglie, ecco! È proprio questo il punto, togliendogli la parola e messasi a sedere: arrivi con questa piuma di pavone, bellissima, che dire, cominci a lisciarmi, noncurante del fatto che io stamattina ho avuto una giornata tremenda. Te ne avevo tra l’altro parlato, di quello stronzo del mio dirigente che tratta tutti con aria di sufficienza, come fosse l’imperatore. Ti avevo detto come mi sentivo, ma tu, poiché hai l’idea che: “Sono tua moglie” come a dire giacché sono un tuo oggetto, mi usi a tuo piacimento, come utilizzi questa piuma.
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